A partire dagli anni '60 l'Indagine Bilanci delle famiglie italiane è condotta ogni due anni dalla Banca d'Italia con l'obiettivo di raccogliere informazioni sui redditi e i risparmi delle famiglie italiane. Nel corso degli anni l'oggetto della rilevazione si è andato estendendo per includere anche la ricchezza e altri aspetti inerenti i comportamenti economici e finanziari delle famiglie.
L'indagine è condotta su un campione di circa 8.000 famiglie (24.000 individui), distribuite in circa 300 comuni italiani. Dal 1989, parte del campione è costituita da famiglie panel (intervistate, cioè, anche in passate rilevazioni). Nello specifico, l'indagine rileva informazioni relative alle caratteristiche delle famiglie e dei propri componenti, alle caratteristiche degli immobili posseduti, al reddito, al consumo e al risparmio, alla ricchezza famigliare e altri aspetti più specifici legati, ad esempio, alla percezione del rischio economico, alle aspettative verso il futuro, alla mobilità economica o all'alfabetizzazione finanziaria. I dati raccolti attraverso questa indagine costituiscono una base informativa notevole, di estrema importanza in quanto consente di effettuare importanti analisi sulla condizione sociale ed economica delle famiglie italiane negli ultimi cinquant'anni.
I dati dell'indagine sui bilanci delle famiglie italiane sono distribuiti anche all'interno di basi dati internazionali, opportunamente armonizzate. In particolare, dal 2010 l'indagine fornisce i dati per l'Italia per l'indagine dei bilanci delle famiglie dell'Eurosistema coordinata dalla Banca Centrale Europea (Household Finance and Consumption Survey - HFCS); da diversi anni la Banca d'Italia partecipa inoltre al progetto di armonizzazione dei dati sul reddito e la ricchezza (Luxembourg Income Study e Luxembourg Wealth Study).
Per maggiori informazioni consultare il sito della Banca d'Italia.